L’AD delegato di Gucci, Bizzarri, a margine della presentazione del nuovo store di Gucci a Londra dice: “la generazione dei millennials non è interessata all’esperienza di vendita al dettaglio, perché l’esperienza di vendita al dettaglio non è interessante. Gli acquirenti sono ugualmente annoiati dai negozi tradizionali come dai siti insipidi.”
Per questo motivo Gucci ha deciso di creare un customer experience davvero innovativa per il Brand di lusso, andando incontro alle esigenze dei più giovani modificando completamente il concerto dello store, rendendolo molto friendly dando cosi la possibilità, oltre che ai giovani di entrare, di fermarsi all’interno del punto vendita, sedersi nei divani e soffermarsi ad ammirare i capi.
Questo è quello che desiderano i giovani, provare, vivere un’esperienza, sentirsi ascoltati da un brand, basti pensare che il 32% dei millennials è disposto a cambiare il proprio brand preferito dopo una sola esperienza negativa.
E’ qui che dobbiamo crescere, nel far vivere esperienze emozionanti, dobbiamo riflettere come con i nostri servizi possiamo far star bene i nostri clienti. Ormai l’esperienza è multisensoriale.
Una volta erano le aziende che proponevano i prodotti, ora sono le aziende che devono seguire le nuove modalità di acquisto e soprattutto devono conoscere bene le nuove generazioni, sono loro i manager del futuro, solo loro i nostri futuri clienti.
Bazos di Amazon dice: “non mi preoccupa chi fa un 5% in più di sconto, mi preoccupa chi fa vivere un’esperienza migliore.” Amazon è l’azienda più attenta al mondo alla propria clientela (così si dichiarano loro) e considerato il servizio che erogano e la mia esperienza da cliente, posso solo che essere d’accordo.
Le generazione dei millennials e dei nativi digitali, ci stanno dando una grandissima opportunità, quella di migliorarci, quella di rinnovarci, quella di trovare nuova energia, quella di pensare in modo nuovo, di uscire dagli schemi, di essere ribelli, invece di criticare e giudicare, chiediamoci noi come possiamo migliorare, critichiamo tutto quello che non conosciamo, tutto quello che ci fa paura, non dobbiamo avere paura, dobbiamo essere entusiasti di conoscere i nuovi paradigmi della società e delle aziende, ricordandoci che ora non si compra più un prodotto bensì un’esperienza. Che dev’essere WOW!