Nelle dinamiche di squadra, esiste una grande correlazione tra lo sport ed il business.

Motivare le persone nel lavorare in team, richiede molta attenzione e conoscenza, ed è croce e delizia sia per i manager/imprenditori che per gli allenatori. Bisogna avere un obiettivo comune da far combaciare con l’obiettivo del singolo.

La metafora della mano rende molto bene l’idea di che cosa s’intende per squadra. Molti allenatori e giocatori (anche professionisti) sono all’oscuro di che cosa differenzia un gruppo da una squadra. Figuriamoci nelle aziende, dove solo ora, a causa anche della crisi economica comincia a farsi sentire l’esigenza del  lavoro di squadra in un momento in cui l’economia si è profondamente modificata.
Molto poco ancora le aziende investono per formare i loro collaboratori, senza sapere che potrebbero farli vivere meglio l’ambiente di lavoro, farli operare con maggiore efficacia e conseguente aumento di guadagno per l’azienda.

Ritengo utile trascrivervela, per darvi uno strumento in più per motivare la vostra squadra, di lavoro o di sport che sia.

“La nostra mano è composta da 5 dita, se prendiamo un singolo dito ci accorgiamo che nessuno di essi è uguale all’altro, perché ciascun dito ha una funzione propria e peculiare; ma se lo prendiamo singolarmente, qual è la sua forza? Pochissima! Prese singolarmente le cinque dita sono fragilissime. Ma se queste dita si stringono in un pugno e si coordinano con la tecnica e la volontà di colpire nel modo giusto e di vincere, di essere competitive, allora queste cinque dita, così fragili individualmente, assumono una forza devastante.

Questo è il concetto di squadra nel business e nello sport: le singole individualità devono andare tutte insieme nel modo giusto, in modo complementare, a formare un’unica forza, e devono essere governate dallo spirito di squadra che spinge a lottare per il risultato comune”.

Simone