Nel mese di giugno, ho avuto l’onore e il piacere di partecipare al camp dell’Udinese Calcio, un’iniziativa che ha riunito giovani talenti e appassionati di calcio per un’esperienza unica. L’evento, svoltosi presso il Blu Energy Stadium, ha avuto un focus particolare sulla sostenibilità e sull’ecologia, tematiche di fondamentale importanza per il nostro futuro. Il camp è stato organizzato con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani partecipanti sui temi della sostenibilità ambientale, integrandoli con la passione per il calcio. Durante i tre incontri a cui ho partecipato, ho avuto modo di interagire con molti ragazzi entusiasti, desiderosi di imparare e di fare la loro parte per un mondo migliore.

Team e integrazione

Per trasmettere in maniera efficace i concetti team, integrazione e valorizzazione delle diversità, dei ragazzi coadiuvati da Alberto Pin e Piera Maglio ha recitato una scenetta molto efficace sul razzismo mentre abbiamo utilizzato un gioco molto conosciuto come gli Shangai per trasferire il concetto di team e coesione di squadra. Anche se non posso svelare i dettagli su come si è svolto il gioco :-), posso dire che è stato un momento di grande coinvolgimento e riflessione, dove i ragazzi hanno capito l’importanza del lavoro di squadra non solo nel calcio, ma anche nella vita quotidiana.

Stimolo e integrazione

Partecipare al Camp dell’Udinese Calcio è stata un’esperienza arricchente e stimolante. Ho potuto condividere con i giovani partecipanti la mia passione per la sostenibilità, l’ecologia e l’integrazione integrandola con i valori dello sport. Ringrazio l’Udinese e Nicola Furlan per questa splendida opportunità e tutti i ragazzi per l’entusiasmo e l’impegno dimostrati. Sono convinto che questi giovani campioni non solo diventeranno ottimi calciatori, ma anche ambasciatori di un futuro più sostenibile e inclusivo.

Grazie per aver letto questo articolo, a presto per la condivisione di nuove esperienze!
Simone