Una delle criticità che ultimamente sto riscontrando negli sportivi (maggiormente i più giovani) è quella di mantenere la concentrazione per tutta la prestazione.

Premesso che le generazioni odierne hanno un grado attentivo pari a 5 minuti, causato dall’utilizzo dei social, dal web e dalle continue notifiche dei nostri smartphone che hanno abituato il cervello a distrarsi. Questo comporta ovviamente, anche una diminuzione dell’attenzione negli studi con conseguente calo di risultati. 

Deve obbligatoriamente far riflettere gli allenatori su questo aspetto che ha un’importanza sociale, ed indurli a modificare gli allenamenti che devono concentrarsi maggiormente su sedute che privilegino l’intensità e la variazione continua degli esercizi. Per gli allenatori un consiglio utile è quello, durante gli allenamenti, di far ripetere a voce l’esercizio agli atleti una volta spiegato, per favorirne l’apprendimento e l’attenzione durante la spiegazione. 

L’atleta inoltre, durante l’esecuzione, dovrà ripetere mentalmente gli esercizi da fare, questo permetterà al nostro cervello di creare delle sinapsi nell’area della corteccia motoria che è responsabile della pianificazione e dell’esecuzione dei movimenti. Tutto questo nel tempo diventerà automatico.

Agli atleti durante le prestazione, normalmente consiglio di distrarsi durante i momenti di pausa per poi “rientrare in partita”, come si dice in gergo. E’ difficilmente immaginabile mantenere l’attenzione per tutta la gara per cui è bene, come diamo il recupero al fisico nella pausa tra un tempo e l’altro, o nei time out, recuperare energie mentali ricordandoci che il nostro cervello consuma circa il 25% delle nostre energie.

Dino Zoff, portiere campione del mondo nel 1982, utilizzava fare la telecronaca della partita mentre la sua squadra era in attacco, questo gli permetteva di indirizzare i pensieri al gioco ed evitare che andassero altrove. Per i portieri nello specifico, mantenere l’attenzione spesso fa la differenza, possono restare inoperosi per gran parte della gara e all’improvviso essere chiamati in causa.

Restare sul QUI E ORA è strategico per il gioco di squadra, per il gioco di reparto e per noi stessi. Seguire i compagni di reparto, sostenere un compagno in difficoltà e prendere la decisione giusta, consapevoli che gli errori avvengono nel 70% dei casi per una scelta sbagliata e solo il 30% per un errore tecnico. 

Trova, durante la tua partita, un mantra potenziante per allineare corpo e mente. Il mantra è la ripetizione di una o più parole da ripeterti per mantenere la concentrazione ad esempio: ci sono, sono allenato, sono preparato, ce la faccio. Inizialmente sarà impegnativo, dopo sarà tutto naturale con grande soddisfazione

Buona attenzione 🙂
Simone