La prima partita di football:

Erano 13 contro 14. A distinguere una squadra dall’altra non era il colore delle maglie ma quello dei cappelli di flanella rossa o blu scuro. La palla era una vescica di maiale gonfiata, ricoperta di tagli di pelle cuciti insieme, della forma di un uovo e pesava all’incirca 400 grammi (un po’ meno di quella attuale). Le porte erano due pali conficcati per terra e il terreno di gioco per il quale non erano state fissate le misure regolamentari , era delimitato da bandierine, non da strisce di gesso. Le mani potevano essere usate per spintonare gli avversari e anche colpire o spingere il pallone ma non trattenerlo, con una sola eccezione: sul rinvio degli avversari, ciò che dava diritto a un calcio libero ( come succede nel football australiano) ma non a tirare in porta. Quella era anche l’unica occasione in cui la palla poteva volare per aria: tutti i passaggi dovevano avvenire rasoterra.

Forse non esattamente come quella di oggi, ma era una partita di calcio. Di più: secondo la storia ufficiale del più popolare gioco del mondo, la prima partita di calcio. Addirittura un derby. Lo hanno giocato, il 26 dicembre 1860, un mercoledì, lo Sheffield Football Club e l’Hallam Football Club nello stadio di Sandygate Road, a Crosspool, un sobborgo di Sheffield, la più grande città dello Yorkshire, nel nord-est dell’Inghilterra.

Simone